In Sardegna la movida è fiacca a causa della crisi, ma Cabiddu ed i fidi Lodi, Bellu, Mereu si stanno dando un gran da fare per convincere tutti che, dopo avere predicato il nuovo, la presa responsabilità per il passato, Ivo Cabiddu sia l'uomo migliore per la presidenza regionale.
A nulla vale l'obiezione che avendo perso malissimo non è la persona giusta... l'interesse è più forte della ragione.
E se la Sardegna, sotto il suo dominio diretto da presidente, nei passati quattro anni ha fatto acqua da tutte le parti chi se ne frega!
D'altronde i suoi fidati hanno avuto ciò che volevano, gare, prestigio e cose varie.
Ora in giro per l'Italia lo scazzo con il presidente Sardo che, ormai è evidente a tutti, diceva di sostenere Carla Giuliani e poi l'ha tradita sostenendo Alberto Pregnolato, è alle stelle e con la sua elezione rischierebbe di propagarsi su tutta la regione...
Ivo Cabiddu ha giocato una partita più grossa di lui, faceva il figo tutto sorrisetti ed ammiccamenti un anno fa, quando si sentiva il leader dei "due mondi" e poi è finita come è finita.
L'immagine più patetica è vederlo correre avanti indietro, sudato, Pittau a seguito, nella fiera di Roma mentre la sua costruzione strategica crollava, inconsistente come la sua leadership.
Con quel borsello da idraulico, nella stanzetta con Pregnolato, era l'immagine della disfatta.
Con un colpo solo si è messo contro Luca Pancalli di cui ha detto peste e corna nelle registrazioni che potete trovare qui sotto
Poi Carla Giuliani che ha preso in giro fino all'ultimo.
Con la candidatura di Pittau con Zamblera pensava di avere varcato la soglia anche del gruppo vincente ma lo stratega del gruppo ha usato una tecnica del KENDO, ha usato Pittau per dimostrare la sua inconsistenza intelletuale, strategica e tattica.
Una disfatta come a Caporetto.
E dire che solo un anno fa pontificava su tutto e tutti, inducendo Pancalli a pensare che egli fosse il leader che, forse, egli stesso avrebbe voluto ma che non è mai stato e forse non sarà mai...
"Per Galvagno la sconfitta è politica" preconizzava nella lettera che considerava un capolavoro.
Ora, io non so se sia vero che Galvagno era alle spalle di Zamblera. Ma il fatto che Rotaris, il candidato contro il quale Cabiddu con tutte le forze ha indirizzato il proprio potere di intercessione, sia stato il più votato e nel contempo sia stato lealmente vicino all'amico ex presidente nella cattiva sorte dimostra che per rispondere a quella lettera oggi i fatti hanno urlato:
"Cabiddu parla, scrive e dice cose di cui non ha la minima comprensione"!
Quando ho avuto modo di sentire Ferruccio Galvagno gli ho chiesto perchè non replicasse alle cose terribili che i suoi portaborse, i suoi lacchè stavano dicendo di lui, egli mi ricordava un proverbio che dice "il raglio degli asini non arriva in cielo".
Ora in Sardegna Ivo Cabiddu vede vacillare anche il suo impero economico fatto di organizzazione di concorsi, gare e manifestazioni varie, come molte persone possono testimoniare.
E, sembra ormai evidente, sta cominciando il "redde rationem".
E per chi, anzichè il cuor di leone, ha un cuore da bradipone questo può essere un gran bel problema...
Vedremo.
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