Se c'è una cosa che il gran trambusto organizzato da Alberto Pregnolato in una sua visione di "pulizia" della danza sportiva, spalleggiato dalla convenienza del segretario generale - candidato presidente Carla Giuliani che ha "asseverato" la versione del sistema Cuocci presso il CONI e gli organi di giustizia (qualcuno ora sibila - forse malignamente chissà - con pressioni abbastanza forti su questi ultimi) è che il mondo della danza sportiva italiana, faticosamente convogliato nella FIDS negli ultimi dieci anni, è tornato al punto di partenza, al 1999.
E tolta l'ANMB, che dal processo di unificazione ne uscì con le ossa talmente rotte da non fidarsi più e proseguire con la sua FIDA per la sua strada, gli operatori sono gli stessi di dodici anni fa.
Non poteva mancare, a questo punto, la posizione delle danze artistiche che in quest'anno hanno maturato la speranza di un'attenzione, da parte del commissario e del segretario candidato presidente, che non è arrivata.
Si è continuato a parlare di articolo 80 che non è applicabile a quelle danze perchè non esistono giudici definibili ordinari. Ma allo stesso tempo, dicono, lo "scandalo" è avvenuto nelle danze standard e latino americane dove i maestri hanno interessi molto molto più cospiqui di quanto non avvenga nelle danze jazz e freestyle.
Per cui, dopo pochi mesi, sono state relegate, peggio che ai tempi di Moreno Polidori, ad essere discipline secondarie. Quelle del "fate come volete coi giudici, a noi interessano le standard e latino americane".
La pezza delle premiazioni di inizio anno, poi, è stata da molti interpretata come il cambio della guardia tra Pregnolato che usciva e Cacciari che entrava, come lo yin e lo yang che si susseguono infinitamente più che un segno di attenzione a uno su cento di quelle discipline.
Allora, in maniera molto più pratica di molti altri che parlano e nulla fanno, dopo avere bloccato una gara di campionato italiano in segno di dissenso, dopo avere dato vita ad un circuito fuori dalla FIDS ora sono tornati a formalizzare la presenza del CIBS con ben due rappresentanti proposti per il futuro Consiglio Federale.
Manovra intelligente che dice, però, adesso ne abbiamo davvero abbastanza.
L'esplosione della FIDS, da come era stata costituita, potrà essere drenata solo se vi sarà un fronte unito, compatto, che rimandi indietro la visione apocalittica di una danza "sporca" solo quando le cose che fa chi la denuncia le fanno altri.
In campagna elettorale voleranno dossier?
Forse sarebbe meglio che volassero programmi per una FIDS che, di questo passo esplode ben prima della prossima nuova stagione.
Ma per come si sono incaponiti gli unici due candidati mi pare che ci siano pochi margini...
per fortuna che tra poco pare ne scenda in campo un altro.
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