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martedì 20 marzo 2012

IL PRESIDENTE DELLA SICILIA SI VERGOGNA DEI GIUDICI E SI SCUSA CON GLI ATLETI.

Torquemada Costantino, il censore dei difetti. Altrui

Le peripezie del presidente regionale Giovanni Costantino non finiscono mai.
Non solo continua imperterrito a restare presidente regionale, nonostante il conflitto di interessi per il coinvolgimento nella scuola che egli dice della moglie (Maracaibo);


non solo continua ad accettare che nelle gare siciliane sia onnipresente come direttore di gara, nonostante le coppie in pista, Salvatore Massari anche lui titolare di scuola di ballo ed incompatibile avendo egli la possibilità di comporre i collegi giudicanti (che i malpensanti dicono che possano favorire i suoi atleti in pista);
non solo finge di non vedere (d'altronde sono messi nè più ne meno di lui per cui non può stare a guardare la pagliuzza negli occhi altrui dovendo gestire la sua trave!!) la situazione del suo vice presidente Mantello che non contento di essere in conflitto di interessi per via della scuola che gestisce, ha pure fatto diventare la moglie giudice ordinario, spostando le coppie in altra ASA.

Non solo tutto questo!
No! Non, non bada a spese, il presidente siciliano.

Il passato week end nella disastrosa prova di campionato italiano (dal punto della partecipazione di quasi un terzo rispetto alle altre tappe) in cui hanno giudicato in larghissima parte di giudici "ordinari" (parola grossa) siciliani, egli ha detto ad una coppia di atleti ed ai loro genitori che si scusa, che se la prendessero con la FIDS centrale incapace di comporre un collegio giudicante all'altezza, che lui non aveva colpe e aveva dovuto rimediare alla bisogna, per l'incompetenza dei giudici.

Si scusa per l'incompetenza dei giudici. Ma vi rendete conto?
Aldilà dall'essere d'accordo o meno con il merito della dichiarazione, un presidente regionale si può esprimere in questo modo?

Ma Costantino, mi chiedo, ci sei o ci fai?

Va bene tutto ma un po' di responsabilità, ora che ce l'hai, te la vuoi prendere?
Perchè in futuro magari qualcuno potrebbe decidere che non tocchi più a te e poi sarà tardi, e ti spiacerà di avere fatto il "pesce in barile" tutto questo tempo.

Troppo facile fare il Torquemada "de noantri" che fustiga i difetti altrui, sorvolando su quelli di amici e parenti, per non parlare dei propri.

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