Con questi tre "strateghi" non si vince nemmeno a Natale.
Rendendosi conto che tutti i loro "sogni di gloria" si stanno squagliando, giorno per giorno sempre di più, cercano nuove strategie, cercano di capire cosa fare.
Il candidato proposto è improponibile.
Carla Giuliani, da qualsiasi direzione la si guardi, non piace alla base della federazione.
I motivi sono molteplici.
C'era all'epoca della Calligaris e, al momento giusto, l'ha scaricata per cambiare carro.
Ha parlato per dieci anni in nome del Coni proponendosi come "il controllore del CONI" e si è visto che non ha controllato nulla, rimediando un commissariamento che prima di tutti è una squalifica per il suo lavoro di controllo.
E' stata stretta stretta con Galvagno contro il quale ha congiurato nel momento in cui, dovendo andare in pensione (per le regole del CONI che impongono che a 65 si debbano ritirare i dipendenti e dirigenti - e lei ne ha 67), voleva il posto da presidente.
Negli ultimi dieci mesi ha operato scelte che peggiori non potevano essere, dimostrandone poi tutta l'erronea portata con la cancellazione di fine anno.
I "tre remagi" essendo partiti per primi perchè pensavano che "chi primo arriva meglio alberga" ora si trovano col cerino in mano tra persone che li incontrano, parlano con loro, dicono loro si si si si, e poi alle loro spalle (come essi hanno fatto sempre - come una pena del contrappasso) ridono e se ne strafregano.
Carla Giuliani seguendo i tre geni che hanno smarrito la lampada rimedierà una figura barbina.
Loro, forse, si renderanno conto che rinnegare sè stessi ed il proprio passato per fare i maestrini pulitini non porta da nessuna parte.
Per ora, però, sembrano pronti ad un nuovo cambio di strategia. Nuovo cambio di abito.
D'altronde siamo a carnevale...
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