mercoledì 4 gennaio 2012
QUANDO SI METTE LA VOLPE A GUARDIA DEL POLLAIO...
La lettera aperta al commissario della FIDS, che ho ricevuto e pubblicato, sintetizza bene quanto accade nella Federazione Italiana Danza Sportiva oggi.
Peccato che non analizza profondamente alcune premesse fondamentali:
1) i dirigenti federali in larga parte hanno interessi particolari e collegamenti con scuole o sono loro stessi impegnati nel "business" dell'organizzazione della danza sportiva;
2) i maestri-giudici sono una realtà ovunque e l'equazione meglio incompetenti-onesti che competenti-in conflitto di interesse è una scelta tra il peggio ed il pessimo;
3) i direttori di gara, custodi delle regole, sono in un conflitto di interessi spesso imbarazzante;
4) il rendersi conto solo ora di quanto è sempre stato nella danza sportiva è ipocrita. Semplicemente la danza sportiva non aveva le caratteristiche di essere riconosciuta a FSN non avendone i requisiti richiesti dal CONI Nazionale (visto che altri comitati olimpici non si pongono lo stesso problema).
Nella sostanza delle lamentele era tutto facilmente prevedibile.
Il SAF era legato ad un maestro ben definito, tutti lo sanno tranne chi, facendo finta di non sapere, non ha informato il commissario straordinario che ha tragicamente sbagliato la scelta.
Il settore tecnico federale, che ha "ispirato", gran parte delle scelte del SAF stesso, non è credibile in quanto dice di volere risolvere tutti i problemi ed i conflitti di interesse italioti, salvo poi tuffarsi di peso nelle organizzazioni in cui questi conflitti sono portati al massimo possibile (basti guardare i paladini Pregnolato, Smith, Fancello nelle gare inglesi dove l'organizzatore giudica, insegna, nomina i giudici, in una perversione dei valori, che qui si vogliono aggiustare, che non ha pari, o Schiavo e Giorgianni nella WDC).
Fare analisi ipocrite, come la lettera di Cabiddu e dei presidenti regionali che al posto di analizzare ed assumere tutte le responsabilità sul campo si limita a buoni propositi di presa di responsabilità e focalizza i problemi solo su chi è da eliminare a tutti i costi, porta al casino in cui oggi imperversa la FIDS. Il presidente regionale che offre servizi a pagamento in svariati campi merceologici è meno in conflitto di interesse del maestro giudice?
Il maestro che vuole fare il dirigente, smettendo di insegnare e passando il business ai propri collaboratori storici o creano novelli network come quello pubblicizzato su questo forum qualche tempo fa, è meno in conflitto di interessi?
Per cui fuori di metafora, nella FIDS si sono messe le volpi a guardare il pollaio. Ora si avrebbe la pretesa che le galline nemmeno si lamentassero.
Si è voluto, per motivi di perdita di quote di mercato, aprire il vaso di Pandora.
Si fa finta di non capire che chi ha aperto il vaso aveva già portato i "capitali all'estero" portando le sue coppie (guarda caso) a ballare alla WDC. Così poi ha avuto le mani libere per giocare al gioco tanto peggio tanto meglio (per lui).
Se andrà bene sarà l'eroe dei due mondi, celebrato in FIDS e nell'ex ostile WDC.
Se andrà male in Inghilterra, alla WDC ed in qualche nazione ancora c'è qualcuno che segue "super ego".
Ora ci si accorge che, come dice il proverbio, che "il più pulito ha la rogna".
Risultato, la fiducia degli atleti diminuisce, le polemiche aumentano, i ricorsi abbondano e, con la crisi economica, si rischia di creare un danno irreparabile!
Viva Danza Pulita. Viva i paladini della morale "a pagamento".
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