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mercoledì 18 luglio 2012

DOPO TRENT'ANNI CABIDDU AVRA' CAPITO?



Qualcuno racconta di Ivo Cabiddu chiuso in un chioschetto vicino al mare a mettere la musica perfare ballare la gente a suon di Macarena. Qualcuno addirittura dice che ballava lui (ma visto il fisichino siamo un po' più restii a crederci).
Ma erano altri tempi, o forse no.
Ivo Cabiddu gestisce la Sardegna dal 1982, trent'anni.
Da sei, sette, però, non ne ha più azzeccata una.

Cominciò ad andare in giro per l'Italia a fare l'esaminatore dell'ISDAS dicendo  "io sono più preparato dei maestri".
Poi proseguì con uno scontro frontale con Carla Giuliani, a suon di email minatorie da una parte e dall'altra, che lo portò a trovare una qualche "malattia diplomatica" per assentarsi dal consiglio per ben tre anni su quattro, mentre però in Sardegna continuava ad organizzare le cosette sue, come il concorso delle danze artistiche, settore molto redditizio.
Guarì, miracolosamente, a pochi mesi dalle elezioni, giusto in tempo per pretendere di restare in Consiglio Federale.

Poi un anno e mezzo fa ha avuto il suo momento di gloria.
Come una meteora che si accende quando arriva in atmosfera Ivo Cabiddu, qualcuno dice imbeccato, si è messo a capo della cordata dei nemici dell'ex capo.
Lui, Contessa, Costantino e qualche presidente regionale.
Ha scritto una lettera che gridava pietà per contenuto e forma che in sintesi diceva "Pancalli aiutaci tu perchè noi non capiamo una mazza. Non ci servono candidati..."

“Ora non ce’ bisogno di candidati ma di un’autocritica generale e Ferruccio farebbe più bella figura assumendosi tutte le sue responsabilità”. 
Scriveva testualmente il capogruppo dei "testimoni di Giuda".Era partito lancia in resta per cercare di cancellare dodici anni fianco a fianco del presidente amico di cui tesseva da sempre le lodi con quel tipico filo di invidia di chi vorrebbe ma non può!

Sembrava, di punto in bianco, che stesse canalizzando dall'aldilà lo spirito di Richelieu.
Da massimo esponente dell'UCAS - Ufficio Complicazione Affari Semplici il Cabiddu  che era sempre stato, sembrava diventato il grande manovratore.
Il Presidente con l'aplomb, si autodefinisce nelle registrazioni pubblicate qualche giorno fa su youtube.
I suoi osannanti sostenitori personaggi come Fabio Temperini e qualche altro genio del "politic placement".

Per qualche mese, dicono i suoi amici, ci ha creduto. Ha cominciato a vedere alla portata una sua "discesa in campo". Pregnolato e Giuliani cominciavano a litigare, anche grazie al suo doppiogiochismo.
E lui godeva come un mandrillo.
"Qui mi propongono di fare il presidente, è la volta buona" confidava ai suoi fedelissimi
Invece nelle riunioni quando ci si avvicinava all'argomento i colleghi presidenti regionali cambiavano repentinamente discorso. Nonostante lui imbeccasse gente come Gentili o Costantino gli altri facevano orecchio da mercante rispondendo "prima il programma poi gli uomini" (formula politichese per dire scordatelo!!!).

Così se la raccontavano lui, Gentili e Costantino.
Descrivevano mondi di vittorie e grandi prospettive, come i bambini quando giocano ai soldatini, era una gioia guardarli, dicono ridendo a crepapelle i loro colleghi.

I tre geni che hanno determinato la "Caporetto" di Carla Giuliani si sentivano ormai arrivati.
Facevano conti di voti in base ai quali a Roma avrebbero dovuto votare i tre milioni di abitanti!

Come è tipico di chi ha due o tre o anche quattro o cinque facce da indossare a seconda della bisogna Ivvvvvo Cabbbiddddu ha preso fischi per fiaschi a raffica.
Spingeva Carla ma trattava sottobanco con Pregnolato per potere presentarsi lui come il salvatore della patria.

Passa alla storia una sua dichiarazione in una riunione in Toscana dove il primo di aprile dice "certi presidenti qui oggi non c'erano, non perchè non sono venuti, ma perchè non li ho voluti. D'altronde i voti delle loro regioni li abbiamo noi". Il riferimento era ad Actis Grosso, Buonarrivo, Musiani.

Solo che poi questi ultimi hanno vinto e lui ha fatto una mega figura di marmellata!!

Ma la topica più umiliante è stata fare la campagna elettorale dicendo "non votate Rotaris e Magnelli" i candidati che hanno rimediato il maggior numero di preferenze, staccando di gran lunga tutti gli altri, mentre lui e Pittau (che pensavano di prendere tutti per il culo) sono rimasti ad un quinto dei suffragi!

Ora chissà se pensa di restare a capo della Sardegna mettendo in imbarazzo tutti gli affiliati!

Sicuro è che per i sardi è meglio non indugiare e liberarsi del gruppo Cabiddu, Bellu, Mereu, la triplice che pensa di proseguire come se nulla fosse, un po' con la guerra a Borsetti, il presidente MSP ed un po' con la pace con il MSP, purchè si possa continuare a restare dove si è.

Bisogna cambiare tutto perchè tutto cambi!!!!
Ora finalmente si è aperta la possibilità.

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