Pagine

mercoledì 18 luglio 2012

LA SICILIA DEL DOPO COSTANTINO...




Il simbolo della Sicilia è la Trinacria. Come nell'isola di Man in Inghilterra ed in altre isole nel Mediterraneo, la Trinacria Simboleggia i tre promontori, punti estremi dell'isola.
Ma non solo, anche la ripartizione del potere. Infatti la Gorgone centrale, coi capelli di serpente, rappresenta le tre figlie delle divinità del mare: Medusa, Steno ed Euriale.
La tripartizione del potere, in Sicilia, come si può bene vedere, è roba antica.


Gianni Costantino, come Andrea Sciotto prima di lui, insieme agli onnipresenti Carmelo Coco e Salvatore Massari, governa la Sicilia dalla preistoria della danza in regione.
All'allegro gruppetto manca solo Enrico Cannata, che con loro, era già in pole position anni fa.

Nel 2007 Giovanni Costantino e Carmelo Coco litigarono a morte con Andrea Sciotto perchè, a loro dire, non divideva il malloppo delle sue gare. Lui si giustificava, lavoro tanto per la regione è giusto che abbia più di loro. Un'idea di proprietà del potere, di inamovibilità!

E' normale che un gruppo dirigente debba continuare a governare imperterrito per decine d'anni?
E' normale che dirigenti che hanno rinnegato sè stessi ed il loro passato, tradendo chi li aveva aiutati per anni, pur di salvare la poltrona, pretendano ancora di stare al comando?

E per fare cosa?
Per governare la lobby degli organizzatori di gara.
In Sicilia, per anni, abbiamo assistito alla spartizione delle gare tra i dirigenti.
Ed in Sicilia le gare Fids (le ultime molto meno vista l'attività svolta dalla LIDS) portavano valanghe di gente e montagne di quattrini.

Tutti in Sicilia sappiamo che quel dirigente ha una gara "sua" che organizza mettendo fuori la faccia e due, tre o quattro, organizzate da prestanome che devono stare inginocchiati perchè senza il potente di turno non si combina un tubo!
Lo sappiamo.

Ma nel frattempo, in questi decenni, decine, ben oltre il centinaio, sono i maestri che hanno creato atleti, sviluppato progetti di crescita e sarebbe ora l'ora di dare loro spazio.

Dobbiamo, tutti insieme, pensionare questi dirigenti.
E' finita l'era Galvagno, giustamente. Questi signori sono tutti dell'era precedente a quella di Galvagno ed è l'ora di dire basta!

Molti dicono noi con Cuocci non vogliamo avere a che fare. E chi se ne frega!
Io non voglio nè posso fare nulla essendo radiato.

Ma ciò che vorrei è vedere i giovani che dicono è arrivato il nostro momento. Tocca a noi.
Tutti insieme, come è stato dimostrato sabato 14 luglio, si possono cambiare le cose.

In Italia, in tutti i campi, soffia l'aria del rinnovamento, per non morire.

Non è possibile che si continui con dirigenti come Costantino, Sciotto, Mantello che hanno la scuola (e sono in conflitto di interesse col ruolo di dirigente) organizzano le gare, nominano i giudici e utilizzano il potere a loro tornaconto.

Va fatto un Comitato Regionale di coalizione che abbia a cuore la crescita della Sicilia mediante l'attenzione agli interessi di tutti.
State attenti perchè il potere, prima di mollare, darà qualche colpo di coda.

Ma i ricorsi contro l'attività in conflitto di interessi sommergeranno il nuovo consiglio federale!

Nessun commento:

Posta un commento

Posta qui di seguito il tuo commento