Certo che quel proverbio del corvo che dice al merlo quanto sei nero calza sempre a pennello.
Ammettendo di essere io il merlo, il corvo in questione è Gianfranco Galeone che scrive finalmente puliamo la Puglia con gente onesta e pulita.
Finalmente. Se ci riesce il Galeone pugliese non potrò che esserne fiero.
Questo amore per la FIDS, dopo tanti anni agli enti di promozione sportiva, mi ricorda quegli anziani signori che si innamorano delle giovani badanti.
La domanda però che mi viene in mente, è questa, lui da che parte si mette?
Non penso che possa militare tra i puri, belli ed immacolati, dopo quello scivolone al campionato italiano di danze standard in cui, grazie alla denuncia dei coniugi Belfiore, tra cui facevano il suo nome, venne cancellato il risultato.
Unico caso nella storia della FIDS.
Lui, per l'occasione, che venne buttato fuori dal Focus con cui militava, urlava imbufalito, di fronte a molteplici testimoni che posso citare in ogni sede "ho sempre votato le coppie che mi suggerivano Selmi, Barbieri ed il Focus, per una volta che ho badato agli affari miei questi mi hanno girato le spalle".
Come sia andata realmente chi lo sa. Sicuro è che lui dal Focus ha preso una pedata nel didietro, è di pubblico dominio. Poi ha cominciato la transumanza, volando di fiore in fiore a cercare "soluzione" alla sua pena.
Per essere tra gli immacolati, e dare il buon esempio ai puri ed ai puliti penso che egli dovrebbe potere vantare un rapporto con un insegnante che Ti insegna a ballare "il buon ballo", quello pulito e profumato magari di marca inglese.
Invece, pur di fare una finale il nostro Galeone pugliese si è arrabattato di qua e di là e solo nel novembre scorso era a chiedere soccorso all'ex presidente federale, che definiva un esempio di grandezza e capacità (come molti leccaculo folgorati sulla via di Damasco), in quel di Pieve di Cento e con Angelo Tecchio, anch'essi, cari amici, colpiti da provvedimenti disciplinari.
Allora, a mio avviso, su quel Galeone il pulpito bisogna smontarlo. Liberiamo la puglia e lasciamo rifiorire la danza nella nostra bella regione? Giusto.
Ma sul carro dei cattivi bisogna forse tenere un posto anche per Gianfranco.
Non vorrei mai che tra nubifragi, tsunami e tempeste, qualcuno seguisse quel Galeone correndo il rischio di affogare nei marosi della tempesta imminente.
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