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lunedì 30 gennaio 2012

FLEMACK VIOLAVA L'ARTICOLO 80? E CARLA GIULIANI CHE CONTROLLAVA I LAVORI?



Alcune domande che penso si pongano ormai in molti riguardano il ruolo di chi, da dipendente (pagato dalle ASA e dagli atleti parecchie decine di migliaia di euro l'anno), non ha responsabilità disciplinari in quanto non tesserato anche se collaborava con chi è stato radiato, attendono risposte.

Qualcuno sa rispondere?

Provo a spiegarmi meglio.

Quando Roberto Flemack, radiato tra le altre cose per avere reiteratamente violato l'articolo 80 dello Statuto, nominava le giurie lo faceva con i dipendenti FIDS diretti da Carla Giuliani. 
Svolgeva il compito insieme a Carla Giuliani che dava suggerimenti e consigli. Nominava le giurie negli uffici federali di Roma.

Come è possibile che oggi uno - colui che avrebbe dovuto essere limitato nell'errore dal "controllore del CONI" (così si è sempre presentata e definita Carla Giuliani di fronte al consiglio federale ed in ogni riunione pubblica) - sia radiato mentre l'altra dica di volere concorrere alla carica di presidente federale?

Stava col vecchio presidente, ma dicono i suoi supporters, nulla vedeva, nulla sentiva, nulla diceva...
I suoi consulenti di immagine, "i tre remagi", si scagliano contro Sergio Rotaris dimenticando che la conoscenza dei fatti era ben maggiore da parte dei consulenti e del segretario generale che del vice presidente o dei consiglieri. 

Ma d'altronde il metodo questo sì questo no arbitrario è tipico di chi si butta nella mischia... per perdere.

Dire io non ero tesserato sarebbe troppo semplice, non vi pare? 
Mi dimetto, violo le regole e poi, quando ho finito di fare ciò che mi pare, mi tessero vergine come una vestale, pronto per candidarmi?

Sarebbe interessante sentire il parere specializzato di chi conosce a fondo come funzionano le cose...
Chissà che tra poco qualcuno non lo spieghi a fondo a tutti gli affiliati ed i tesserati...

Secondo me con la brama di arrivare a comandare hanno strappato qualche regola qua e la. 
Come si sa gli strappi alle regole si sa da dove cominciano e mai dove vanno a finire...

Il presidente Gianni Petrucci, del CONI, in merito alla federazione del giuoco calcio ha sentenziato "le regole del CONI vanno applicate dalle federazioni". Giusto e condivisibile.

La regola che un impiegato a 65 anni deve andare in pensione, emanata due anni fa con apposita circolare, vale anche per la FIDS o no? Bisogna applicarla o no?

Queste sono domande di sostanza, che esigerebbero risposte...
Sono importanti al fine di evitare di avere un presidente, in futuro, che come quello passato viola le regole.

Errare umanum est, perserverare autem diabolicum.

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