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giovedì 28 giugno 2012

IL CONDOTTIERO CABIDDU HA UN MOTTO: "ARMIAMOCI E PARTITE"



Il generale Ivo Cabiddu ha un motto: "armiamoci e partite".
Vi ricordate il protagonismo del grande Ivvo quest'autunno?
E la lettera contro il presidente Galvagno, al quale come molti altri diceva sissignore, con qualche eccezione è vero, in cui diceva sissignore mio amatissimo.

Dopo poco più di un anno la sua carriera di condottiero si è ridotta a fare candidare qualcuno dalla Sardegna "sponsorizzandolo". 
Vai avanti tu che a me vien da ridere. O meglio. Vai avanti tu che io devo preparare le valigie per il prossimo cambio di carro...

In Sardegna dice agli amici: Carla non mi ha ascoltato. Dovevamo fare l'accordo con Pregnolato.
Agli intimi dice "votate Pregnolato" come già avevo detto in altra occasione. Ad altri dice che gli rode da morire che Carla Giuliani gli ha preferito Carlo Acanfora dopo avere congiurato con lui fin dalle prime ore.
Si sa, ai sardi salta la mosca al naso.

Ora, appena avrà certezza sulla eventuale candidatura di Zamblera magari una telefonatina glie la farà pure, magari per gli auguri, per buon galateo. Tanto per salvare almeno l'isola.

Grandissima carriera. Complimenti. Un vincente del giorno dopo.
Intanto, sembra pensare tra sè e sè il bradipone sardo, chi se ne frega. Chiunque vinca io sopravvivo, come la divinità, l'universo.

E se il candidato buttato nell'arena, perdendo, tornasse un po' incazzato in Sardegna e gli ricordasse che dopo 30 anni è l'ora che si dia alla "danzalibera"?

Comunque bravo Ivvo. Avete fatto una grande strategia, tu ed i tuoi amici. Speriamo che Carla non si sia fidata troppo di questi consiglieri che più che il "nuovo che avanza" sembrano "vecchi avanzi del sistema spazzato via".

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