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venerdì 28 ottobre 2011

LO SCHEMA DELLA GIUSTIZIA IN FIDS.

Continando ad approfondire nel merito del procedimento disciplinare che mi ha interessato lo schema diventa sempre più chiaro.

Si sono incontrati interessi che possono essere coniugati.
Da una parte un gruppo di persone che aveva necessità di mettere mano sulla FIDS per potere sedere nel Consiglio del Coni, per potere usare le opportunità che un ente come la FIDS può creare (immaginate le assunzioni avvenute in dieci mesi, se andassimo a vedere chi sono, da dove arrivano, troveremmo dati interessanti).
Legati al CONI hanno fornito "ai loro amici dirigenti", così ci hanno ripetuto per anni, la loro versione "preconfezionata" della realtà in FIDS al fine di creare le condizioni per il commissariamento.

Dall'altra il gruppo di maestri che ha pensato di riuscire a governare la FIDS creando un teorema a cui, l'avvocato Pennisi, con le raccomandazioni dei maggiorenti federali, vicini al CONI, non ha avuto dubbio a credere, magari con qualche tornaconto personale.

Lo schema è semplice. 
Uno degli amici del gruppo accusa e chiama gli altri amici a confermare.
Questi, che si sono preparati per mesi, confermano (nel caso di Madonia e Betti fu clamoroso l'errore causato dal fatto che al Madonia venne detto di uscire dalla sala) la tesi dell'accusatore.

Gli accusati portano i testimoni. Non li utilizzano. Non sono rilevanti.
Uno accusa, gli altri confermano Tutto è basato su dichiarazioni organizzate in un clima di interesse a fare della giustizia sportiva il "terrore bianco", incuranti che con questo metodo si è dato il colpo ad una palla che si sa da dove è partita ma nessuno sa a cosa arriverà.
Chi è con loro viene risparmiato. Chi non lo è viene sottoposto a procedimento.

Sicuramente si sa che ormai ovunque si invocano telecamere, delazioni, testimonianze.
E chi non è con loro viene passato al pettine dell'avvocato Pennisi che non sente ragioni.
Lui ha la ragione si fa i suoi teoremi, che sembrano compitini copiati dagli avvocati degli accusatori, e procede.
La commissione giudicante, formata da persone amiche amiche amiche (parenti pure di ex soci), ovviamente sta al gioco. Se questo è ciò che "vuole il CONI"...

Solo che non hanno chiaro quale sarà la reazione a tutto questo.
E sapete perchè?
Perchè non conoscono la danza sportiva.
Non conoscono la FIDS e tra poco se ne accorgeranno.

Ma il nostro lettore si metta bene a memoria quanto ho scritto. Tra poco arriveranno le prove incontestabili.

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